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L'incoronazione di Dario

in onda venerdì 9 dicembre alle ore 20,55

L'incoronazione di Dario

L’incoronazione di Dario

Dramma per musica in tre atti, RV 719, musica di Antonio Vivaldi (1678-1741)

Libretto di Adriano Morselli.

Prima rappresentazione: Venezia, Teatro Sant’Angelo 21 gennaio 1717.

Personaggi: 

Dario, tenore

Statira, contralto

Argene, contralto

Niceno, basso

Alinda, soprano

Oronte, soprano

Arpago, soprano

Flora, contralto

Ombra di Ciro, tenore

Apollo, basso

LA TRAMA

Atto I: l’ombra del defunto sovrano Ciro appare in sogno alle figlie Statira e Argene per invitarle a non piangere la sua morte. Dopo il risveglio delle due sorelle, il nobile Dario, pretendente al trono di Persia, giunge a omaggiare Statira, di cui è invaghito e che intende sposare, sebbene l’ingenuità della principessa rasenti la stolidità. La sorella minore Argene finge di voler assecondare il progetto nuziale, ma in realtà medita di prendere il posto di Statira al fianco di Dario, dal quale è fortemente attratta. Oltre a Dario, mirano al trono di Persia Oronte e Arpago, il primo sostenuto dalla plebe, il secondo dalle milizie. I due ingaggiano un duello, ma sono fermati da Dario, il quale propone che lo scettro regale sia dato a colui che Statira sceglierà per sposo. I tre pretendenti giurano, ai piedi della statua di Ciro, di rispettare il patto. Alinda, principessa di Media già promessa a Oronte, cerca invanoo di ricondurre a sé l’antico amante, ormai interessato solo a Statira. Il precettore Niceno, innamorato di Statira, promette ad Argene di aiutarla a conquistare Dario.

Atto II: Argene confessa a Dario di amare un uomo simile a lui e lo prega di scrivere sotto dettatura una lettera amorosa all’ignoto destinatario. La confidente Flora fa in modo che Statica veda il foglio vergato da Dario. Convinta che si tratti di un assaggio amoroso di Dario per Argene, la principessa dapprima si ingelosisce, poi decide di rinunciare alle nozze. In una piazza dedicata al culto del Sole, Dario, Oronte e Arpago pregano il dio di illuminarli. Apollo compare nel cielo e decreta che il futuro sposo di Statira sia anche re, confermando così la proposta già formulata da Dario. Corteggiata da Arpago e da Oronte, Statira promette la propria mano prima all'uno, poi all’altro. Linda cerca ancora, senza successo, di impietosire Oronte. Dario riesce a riconquistare il favore di Statira. L’ingenua principessa dichiara di essere pronta a sposarlo, ma di voler riservare una parte di sé a Oronte e Arpago. Dario medita vendetta contro i rivali.

Atto III: Oronte e Arpago, con scettro e corona, si incontrano nella reggia e scoprono di essere tutti e due fidanzati con Statira. Quest’ultima cerca di mettere pace tra di loro, dicendo di volerli sposare entrambi. Piceno conduce Statira fuori delle mura della città, facendole credere che Dario l’attende in un luogo appartato; in realtà egli ha ricevuto da Argene l’ordine di abbandonarla in un bosco perché sia sbranata dalle fiere. Argine dice a Dario che Statira è fuggita e si offre come sposa in cambio della sorella. Dario finge di assecondarla, poi parte alla ricerca dell’amata. Giunto con Statira nel bosco, Piceno vorrebbe costringere la fanciulla a vivere con lui lontano dalla reggia. Dario rintraccia i due, condanna il malvagio precettore a vagare per le selce e conquista definitivamente l’amore di Statira. Credendo morta la sorella, Argene si autoproclama regina di fronte al popolo riunito, ma Dario giunge ad annunciare che Statira è salva e si è promessa a lui. Riconosciuto da tutti come sovrano, egli fa imprigionare Argene e riceve l’omaggio dei suoi rivali ornai sottomessi. Anche Oronte e Alinda, riconciliati, si uniscono in matrimonio. 

cfr. Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, diretto da Alberto Basso, Utet 1999, I titoli e i personaggi, vol. I A-F

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