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Le facce rispettabili dei nuovi padrini

Stanno mutando pelle. Ma è solo maquillage. I mafiosi hanno bisogno di ripulirsi l'immagine, stringere mani e aparire rispettabili. "Nella realizzazionedei progetti criminosi ricorre una platea variegata di soggetti che si caratterizzano per una marcata professionalità, maturata nei più vari settori". Lo dice la relazione semestrale della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
"E' nella prospettiva di queste sinergie professionali, cementate dalla corruzione, che può essere interpretata la strategia di azione in atto delle mafie, sia in Italia che all'estero". Per questa ragione l'impegno prioritario degli  investigatori è quello di "svelare e scardinare tali figure", in altre parole "centrare gli obiettivi della moderna criminalità organizzata" . Cosche che lavorano per compartimenti stagno, nei quali spesso il singolo affiliato oppure l'uomo d'affari coinvoltoin un determinato investimento, non conosce esattamente l'intera catena di comando e si limita a svolgere una parte del lavoro. (...) Insomma si può essere mafiosi senza fare i mafiosi.
Se la 'ndrangheta calabrese è oggi il vero peso massimo della criminalità globale, Cosa nostra siciliana resta lorganizzazione che più ha mostrato "creatività" nell'adattarsi ai cambiamenti del mercato e alla pressione degli investigatori. La Dia parla di una vasta area grigia addentro a settori cruciali dell'econonia nazionale, come l'edilizia (pubblica e privata) i trasporti, la distribuzione commerciale, l'agroalimentare e quello assicurativo, tutti espressione di una managerialitàmafiosa che, interessata a recuperare margini di competitività - specie fuori dalla Sicilia - e ad abbattere i costi di produzione, diventa lo strumento per ampliare, apparentemente "a norma di legge", il paniere degli investimenti dei clan".

da "Avvenire" del 31 gennaio 2017 
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