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L'opera lirica: I Puritani

in onda martedì 11 ottobre alle ore 21,00

L'opera lirica: I PuritaniEra stato Gioachino Rossini, allora lungimirante e scaltro consulente artistico del Théâtre Italien di Parigi, a convocare simultaneamente due musicisti italiani a comporre un'opera per la stagione del 1835; nacque così "I Puritani" (intitolato allora " I Puritani e i Cavalieri") di Vincenzo Bellini che insieme a "Marino Faliero" di Donizetti venne rappresentata a Parigi in quell'anno.

Ultima opera di Bellini (che sarebbe morto pochi mesi dopo nello stesso '35), "i Puritani" accoglie nella sua trama, secondo un costume assai diffuso nell'800, suggestioni storiche; in particolare la storia inglese antica offriva copiosamente, coi suoi intrighi e sotterfugi, soggetti che incontravano i gusti di un vasto pubblico.

Il libretto de "I Puritani" si ispira a "Old mortality", romanzo di Walter Scott che Bellini, stabilitosi in Francia, aveva conosciuto nella rielaborazione teatrale di D'Ancelot e Saintine; dopo il litigio tra il musicista e il librettista Felice Romani, il testo venne curato da un patriota rifugiatosi a Parigi, il conte Pepoli, letterato assai meno esperto che causerà ritardi e rifacimenti al lavoro.

Gli intrighi di palazzo a cui si sovrappongono ed intrecciano quelli amorosi, le venature patriottiche e i colpi di teatro come la celeberrima scena della pazzia trovarono nell'ispirazione belliniana la veste più adeguata; al trionfo della prima nel gennaio 1835 contribuì certamente anche quello che da allora venne definito il "quartetto dei puritani" cioè il prestigioso gruppo dei celebri protagonisti: Giulia Grisi (Elvira), Giovanni Battista Rubini (Arturo), Antonio Tamburini (Riccardo)e Luigi Lablache (Giorgio).

Al successo tributato all'opera dal Théâtre Italien ha fatto seguito nel tempo un gradimento del pubblico che dura ancora oggi e pone "I Puritani" tra le opere più presenti in repertorio; ne proponiamo come protagonista una delle interpreti più valide nel repertorio belcantistico: il soprano Mariella Devia.

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