Muovere dalle prime realizzazioni di
Giulio Caccini, fino all'ampio mondo vocale disegnato da compositori come Biagio Marini e Claudio Monteverdi, per far rivivere i fasti del
"recitar cantando" e trasportare l'ascoltatore attraverso i molteplici affetti di cui il Seicento si arricchì in Italia: sembra essere questo l'ambizioso obiettivo di un compact prodotto nel 2003 dall'etichetta Alpha.
Grazie alla duttile vocalità di
Marco Beasley, ai begli arrangiamenti di Guido Morini e alla bravura dell'intero gruppo strumentale
"Accordone", si passa piacevolmente dal vigore dei brani dialettali di autori anonimi ad alcune delle pagine più raffinate degli autori precedentemente nominati.
Il merito è non solo del corposo e significativo contributo degli strumenti impegnati nel basso continuo, ma soprattutto della capacità di Beasley di immedesimarsi nella sensibilità secentesca e di donarle un'immediatezza tale da annullare la distanza temporale che separa l'odierno pubblico dall'estetica del sec. XVII.
Accordone