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Quiz Camilleri | Ottava domanda

 


La risposta è GRAZIA NEGRO

DA: isp. capo GRAZIA NEGRO
A: dott. SALVO MONTALBANO c/o COMMISSARIATO DI VIGATA
OGGETTO: richiesta di informazioni su OMICIDIO DEI PESCIOLINI ROSSI 

Inizia esattamente con queste parole, dal tono burocratico, Acqua in bocca (Minimum Fax, 2010): un romanzo o meglio una corrispondenza epistolare attraverso la quale nasce e si risolve un giallo. I protagonisti sono il mittente e il destinatario dell'incipit: Salvo Montalbano e Grazia Negro, personaggi nati dalla penna di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli. S'incontrano per la prima volta grazie all'intuizione dell'editore Daniele Di Gennaro che, nel 2005 durante le riprese di un documentario dedicato a entrambi gli autori, chiede: "Come si comporterebbero i vostri personaggi, Salvo e Grazia, con un cadavere in mezzo ai piedi? Come interagirebbero in un'inchiesta? Me lo raccontate?". La risposta arriva, immediata: come due musicisti jazz sullo stesso palco, i due scrittori alternano azioni e reazioni. Alle domande di un personaggio rispondono le osservazioni dell'altro ed è così che lo scambio, inizialmente verbale, diventa, cinque anni e numerose mail e dattiloscritti dopo, un libro. Sul cui finale, naturalmente, manteniamo il riserbo. Come si suol dire, acqua in bocca.  

Ha ragione Vassallo? Entrambi poliziotti, l'uno commissario l'altra ispettrice, Salvo e Grazia vivono in realtà diverse: Vigata, piccolo paese inventato ("Nemmeno nella Chicago del proibizionismo ci poteva essere una tale quantità di morti ammazzati" dice spesso Andrea Camilleri), e Bologna, con tutta la sua realtà e crudezza. Il sud e il nord, non solo come realtà geografiche ma soprattuto come approccio alla vita e all'attività investigativa. Vengono in mente, a questo proposito, le parole dello storico Sebastiano Vassalli, pubblicate dal Corriere della Sera: "Il ponte sullo Stretto è inutile perché è stato già fatto, lo ha fatto Camilleri tutto di carta”.


A chi ama gli esperimenti letterari consigliamo la lettura dell'intervista Frankeinstein di Giuseppe Rizzo ad Andrea Camilleri per Internazionale. Se non ne avete mai letta una, questa potrebbe essere una buona occasione per iniziare.

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